QUATRANI
Il termine “quatrani” in dialetto aquilano significa ragazzi. A L’Aquila sono trascorsi dieci anni dal sisma che l’ha colpita generando sfollati, feriti, morti. La generazione dei bambini di allora, oggi diciottenni, è cresciuta in questa “città proibita”, come viene chiamata, ma, di fatto, è una generazione di bambini cresciuti senza città, privi del punto di riferimento e del luogo aggregante che ogni città rappresenta per i suoi figli. Questi ragazzi hanno saputo trovare comunque un proprio spazio, facendo della loro relazione il loro luogo d’aggregazione, ritrovandosi nel rapporto che li unisce, nutrendo un’amicizia solida e profonda, alimentata dalla comune esperienza, dal senso di mancanza e dalla loro indiscutibile resilienza affettiva e sociale.
Selezione di immagini dalla mostra